Il corpo umano è composto per il 60% di liquidi, che sono potenti conduttori delle onde di cui il suono è costituito. La musica quindi è capace di modificare materialmente ed in positivo apparati e funzioni dell’organismo.

Il suono è stato utilizzato per secoli per promuovere l’equilibrio e il benessere sia fisico che mentale. I nativi americani adottavano il flauto nelle loro cerimonie, i Saami in Lapponia utilizzavano il ritmo ipnotico dei tamburi e gli indigeni australiani impiegavano il suono grave e magnetico del didgeridoo.

Da queste popolazioni, e da molte altre, il suono è stato sfruttato per portarsi in stati di meditazione, rilassamento ed elevazione di coscienza, ma anche per supportare il corpo, la mente e lo spirito nei loro percorsi di guarigione.

Nonostante le distanze geografiche tra le diverse culture, un filo rosso attraversa la storia dell’umanità: la consapevolezza del fatto che umani e suono, al loro livello più basico, sono energia, e che utilizzando diversi strumenti su un piano vibrazionale le persone riescono a tornare in sincronia con lo spazio e l’ambiente circostanti.

Il suono, e quindi le vibrazioni, possono essere percepiti e sfruttati in svariati modi, quindi, la terapia del suono può assumere innumerevoli forme.

Le campane tibetane, ad esempio, possono essere poste su aree specifiche del corpo rilassando i blocchi dovuti a traumi fisici cronici e, allo stesso tempo, rilasciando endorfine, che migliorano l’umore e aiutano a ridurre il disagio psicologico e fisico.

Il tamburo suscita una gamma apparentemente illimitata di emozioni, dal profondo rilassamento alla straordinaria vitalità ed euforia, fino ad essere utilizzato come sacro strumento di guarigione.

Un colpo profondo e penetrante su un tamburo può suscitare una risposta fisica, mentre lo stesso strumento usato in modo diverso, accarezzandolo delicatamente o facendone vibrare la pelle tesa, può produrre una sensazione avvolgente e confortevole, più vicina alla meditazione.

La ripetizione del suono del tamburo, il suo ritmo continuo e costante distendono il cervello e i neuroni (le cellule nervose) inducendo uno stato di totale rilassamento. Le sue vibrazioni entrano nel corpo in profondità, andando a toccare tutti gli organi interni, e aiutano a distendere la mente portando il cervello nella fase delle onde theta, la stessa che si sperimenta durante il sogno e nella meditazione profonda.